Gheddafi,
ancora tu
di
Francesca Citossi
Il Colonnello non
cè verso di togliercelo di torno: prima vuole le
compensazioni del periodo coloniale, e perché no un giorno delle
Guerre Puniche, fa le bizze e nasconde i terroristi finchè non
si arriva a bombardarlo nel 1986, fa propostacce alle giornaliste
occidentali che lo intervistano nella sua sciccosa tenda beduina,
finalmente cede i terroristi dellattentato di Lockerbie-e
per molti anni è stato accusato di terrorismo, di avere
fomentato il fondamentalismo islamico e di antioccidentalismo,
poi infila il figlio nel Perugia e i soldi nella Juventus (quindi
porta male), infine vuole che gli costruiamo ospedali e scuole
e in cambio dice che lui, poveretto, non sa proprio come bloccare
lemorragia di clandestini che naufragano sulle coste
italiane.
È in sella dal
1969: fece il colpo di stato militare che gli ha dato il
controllo assoluto del paese che amministra con pugno di ferro
attraverso cinque ministeri, tanto decide tutto lui e mantiene in
vigore la pena di morte, il 18% della popolazione rimane
analfabeta, il 30% è senza lavoro e il paese non ha neanche una
ferrovia. Il leader della Rivoluzione ha abolito elezioni e
partiti politici per non complicarsi la vita.
Nellestate
del 2004 migliaia di persone arrivate illegalmente in Sicilia
sono state restituite alla Libia. Un rapporto
dellUniversità Americana del Cairo riporta gravissime
violazioni dei Diritti Umani da parte dellItalia. Rimpatriare
delle persone in un paese dove notoriamente saranno maltrattate e
torturate è un crimine secondo il Diritto Internazionale. È
collaborazionismo con chi questi reati li commette, si chiama
refoulement indiretto ed è vietato dalla Convenzione
di Ginevra. La polizia libica, con voli pagati da Roma, ha
organizzato deportazioni di massa (con rastrellamenti per strada
o nelle case di triste memoria) verso i paesi dorigine,
soprattutto lEritrea, dove 110 persone sono state arrestate
(sorte che tocca a tutti gli oppositori dei regimi non
democratici che, appunto, cercano asilo altrove come rifugiati)e
poi fatte sparire. Secondo un dossier della Commissione Europea
lItalia ha pagato 47 voli in base ad un programma di voli
charter finanziato dal 2003. Allarrivo in Libia i deportati
vengono regolarmente picchiati, portati in carcere senza
formulazione di accuse, bastonati, torturati, alcuni muoiono e
altri spariscono nel nulla. Dato il regime di stato di polizia
che vige in Libia è impossibile che il Colonnello Gheddafi non
sappia, ed è notorio che non sia esattamente un sostenitore
della libertà, della democrazia e dei Diritti Umani. Da questa
sponda il 2 febbraio 2006 il Direttore del SISDE (i nostri
Servizi Segreti) Mario Mori ha dichiarato al Comitato
parlamentare competente che I clandestini in Libia vengono
accalappiati come cani e stipati in centri dove le persone vivono
ammassate luna sullaltra. Quindi sapevamo,
eppure abbiamo continuato.
Le partenze di
clandestini questestate sono aumentate e in mezzo ai
turisti unti di crema solare al profumo di cocco ammaravano i
cadaveri della disperanza che non ce lavevano fatta.
Il bacino di
oltre un milione di clandestini si trova proprio in Libia, il
viaggio inizia dalle coste di Al Zuwara, gli equipaggi delle
carrette del mare sono libici o al soldo dei libici, i milioni
pagati da questi poveretti che si sono venduti tutto vengono
versati in Libia. Tutto questo non può avvenire se non con il
tacito consenso del Colonnello Gheddafi. Per trentanni ci
ha chiesto gli indennizzi dei danni coloniali ma i migliaia di
cittadini italiani cacciati nel 1970 non sono mai stati risarciti
delle loro proprietà confiscate e le aziende italiane vantano un
credito di 600 milioni di dollari che ancora non sono stati
pagati. In realtà nel 1951 Roma aveva versato a Tripoli 5
milioni di sterline e tutte le strutture pubbliche erano state
cedute alla monarchia di Re Idris, accordo prontamente
sconfessato dal Colonnello che nel 1984 chiese un ospedale, lui
voleva 1.200 posti letto, Andreotti ne offriva 100. Nel 2002 gli
furono offerti 63 milioni di Euro per la costruzione di detto
ospedale oppure di unautostrada Tripoli-Bengasi. La nostra
ambasciata è stata attaccata, saccheggiata e distrutta il 17
febbraio 2006 (con 11 morti) e, dopo le nostre scuse, il
Colonnello ha deciso che lautostrada la voleva di
È evidente che
il Colonnello usi gli sbarchi dei clandestini come arma di
ricatto: se non gli diamo quel che vuole il flusso non verrà
controllato o più probabilmente non lo sarebbe comunque-e lui
continuerà ad assorbire risorse nel suo stato autoritario e
violento che noi continuiamo a mantenere. Il gioco è al rialzo,
senza fine e senza confine, e qui si gioca al ribasso di dignità
e vita. Mentre noi ci balocchiamo col pallottoliere degli Euro, il
monopoli delle autostrade e degli ospedali più di tremila
persone questestate sono morte sulle nostre spiagge mentre
altrettante e molte di più sono state ingoiate dalle carceri
libiche, nei nostri Centri di Permanenza non proprio Temporanea o
fra le braccia della malavita.
Possiamo sperare
nel maltempo o smettere di giocare.
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