I VOTI CRISTIANI

di Luigi Gozzoli

Premessa. Quest’anno faremo una serie di articoli sui voti,uno dei più forti mezzi missionari con cui la Chiesa cerca di opporsi all’ateismo pratico dilagante ed al consumismo economico,degenerazione ideologica dell'avarizia che: ne è la cattiva matrice. Secondo il codice di diritto canonico (can.1191 – 1a §) il voto é "la promessa, deliberata e libera di un bene possibile: e migliore, fatta a Dio ed adempiuta per la virtù (cioè in forza) della religione:

Commento. Già da questa definizione si possono dedurre alcune osservazioni.

  1. La promessa deve essere: voluta e libera da condizionamenti,va fatta a Dio,in vista di un bene possibile e migliore del normale comportamento da battezzato.
  1. Bene possibile: perché "ad impossibilia nemo tenetur" (nessuno é tenuto a fare: cose a lui impossibili).
  1. Bene migliore significa il desiderio e la volontà di distinguersi nella vita cristiana. Questo non per fini personali. di esibizionismo, ma per amore di Gesù che: ci ha impartito più volte i consigli evangelici di castità, povertàe_ed-obbedienza. La Chiesa é piena di santi che si sono distinti, anche di frontE all'incomprensione degli uomini,per la loro carità ed il loro senso missionario. Non capisco come mai i giovani di oggi, così pronti ad ammirare: i campioni sportivi dei cento metri e di-salto con l'asta, non sentano il. Desiderio, loro che: sono nel pieno vigore, di eccellere per la forza spirituale che viene dai sacramenti in qualche disciplina religiosa. Su questo tema S. Paolo é caustico:

"Non sapete che nelle: corse allo stadio tutti corrono, ma uno solo conquista il premio? Ogni atleta é temperante in tutto. Correte anche voi e per corone non corruttibili".(1Cor 9,24 e segg)

Però attenzione! Una delle astuzie del Maligno é quella di far credere che i consigli evangelici siano adatti e praticabili solo dai monaci e dalle altre persone consacrate. Non é vero. Secondo il canone 1192 (1° §) infatti "il voto é pubblico se viene: accettato dal legittimo Superiore in nome della Chiesa; diversamente: é privato. Vuol dire che:(Can. 1191 - §2) sono capaci di emettere i voti "tutti coloro che hanno un conveniente uso di ragione, a meno che non ne abbiano la proibizione dal diritto". Concludo .questa prima parte della trattazione. Con l’aiuto di Dio e della propria guida spirituale,tutti quelli che:: si sentono "normali" possono aspirare a beni "anormali". Cioè più grandi.

PS. Nel prossimo numero: Sant’Antonio abate ed il voto di povertà.