REFERENDUM:
TUTTI A CASA!
E a proposito
di procreazione assistita, ci sembra opportuno dare rilievo alla
voce dei Vescovi che, per mezzo del Card. Ruini, invitano gli
italiani ad astenersi dal voto circa labolizione della
Legge 40 sulla procreazione assistita, quando, nei prossimi mesi,
vi sarà il referendum.
Va subito fatto
rilevare un fatto che spesso sfugge o è travisato: molti credono
che la Chiesa sia felice di questa Legge e che addirittura sia
stata fatta in accordo con le gerarchie cattoliche. Chiunque
mastichi un po di morale e di etica e conosca la Chiesa, sa
che non può essere così. Infatti, la Chiesa non avrebbe neppure
minimamente auspicato che si ponesse questo problema, poiché
lunica procreazione che ammette è quella naturale. Tuttavia,
nella giungla e nel lassismo esistente, val la pena che almeno
qualche argine tuteli dalla frana completa. Dice la Chiesa in un
Editoriale di Avvenire on line del 24 luglio 2004: "questa
legge non è e non può essere ritenuta cattolica e
neppure può essere considerata la meno laica in Europa.
Riconosciamo tuttavia ad essa il merito di aver fermato il Far
West procreatico, di aver irregimentato laboratori avvezzi ormai
agli azzardi più sconsiderati, di aver sottratto ai medici
disinvolti occasioni di arricchimento sconfinato".
Allora, se legge devessere, almeno
sia il male minore, perché chi ne ha chiesto labrogazione non
lha fatto per impedire la fecondazione assistita, ma per
ampliarne gli usi e gli abusi.