ANNO
EUCARISTICO STRAORDINARIO 2004-2005
«MANE
NOBISCUM DOMINE»
Lettera
Apostolica
suggerimenti
e proposte della congregazione per il culto divino e
A
cura di M. C. Papi
Abbiamo appena
vissuto le liturgie della Pasqua e perciò sono ancora freschi
nella memoria i riti ai quali abbiamo partecipato. Val la pena di
renderli vivi nel ricordo, leggendo quanto sostiene
§
Veglia pasquale e comunione pasquale
9.
Nel raccomandare
di non celebrare in fretta la liturgia eucaristica nella Veglia
pasquale, ma di aver cura che tutti i riti e le parole
raggiungano la massima forza di espressione, specialmente la
comunione eucaristica, momento di piena partecipazione al mistero
celebrato in questa notte santa, è auspicabile rimettendo
agli Ordinari dei luoghi la valutazione sullopportunità e
le circostanze, nel pieno rispetto delle norme liturgiche: - cf. Redemptionis
Sacramentum, 100-107 che sia raggiunta la pienezza
del segno eucaristico con la comunione della veglia pasquale
ricevuta sotto le specie del pane e del vino (cf. Lettera
feste pasquali, 91 e 92).
Lottava
pasquale come le Messe domenicali del tempo pasquale sono
particolarmente significative per i neofiti (cf. Ordo initiationis
christianae adultorum, 37-40 e 235-239). E consuetudine
che i fanciulli facciano la loro Prima Comunione in queste
domeniche (cf. Lettera feste pasquali, 103). Si raccomanda
che, soprattutto nellottava di Pasqua, la santa Comunione venga
portata agli infermi (Lettera feste pasquali, 104).
Durante il tempo pasquale
i pastori ricordino il significato del precetto della Chiesa di
ricevere in questo tempo la santa Comunione (cf. C.I.C. can. 920),
facendo in modo che tale precetto non venga percepito in modo minimalistico,
ma come il punto fermo e imprescindibile di una partecipazione
eucaristica che deve interessare tutta la vita ed esprimersi
regolarmente almeno in tutte le domeniche.
§
Giovedì Santo
10. È noto il
valore della Messa crismale, che secondo la tradizione si celebra
il Giovedì della Settimana Santa (per motivi pastorali può
anticiparsi in altro giorno, purché vicino alla Pasqua: cf. Caeremoniale
Episcoporum, 275). Oltre a chiamare i presbiteri delle
diverse parti della diocesi a concelebrare con il Vescovo, si invitino
con insistenza anche i fedeli a partecipare a questa Messa e a
ricevere il sacramento dellEucaristia durante la sua
celebrazione (cf. Lettera feste pasquali, 35).
Per ricordare,
soprattutto ai sacerdoti, il Mistero eucaristico del Giovedì
Santo, fin dallinizio del suo pontificato, il Santo Padre
Giovanni Paolo II ha inviato una Lettera ai sacerdoti (nel
2003
Per il
significato speciale che questo giorno riveste (cf. Caeremoniale
Episcoporum, 97), tutta lattenzione deve rivolgersi ai
misteri soprattutto commemorati nella Messa "nella cena del
Signore": listituzione dellEucaristia, listituzione
del sacerdozio ministeriale e il comando del Signore sulla
carità fraterna.
Opportune
indicazioni celebrative e pastorali circa